Ristorazione: conoscere l’inglese per avere una marcia in più

È risaputo che la conoscenza delle lingue, e in particolar modo dell’inglese, sia oggi un requisito basilare per entrare a far parte del mondo del lavoro. In verità, nel caso della ristorazione questa rappresenta una vera e propria marcia in più, che in alcuni casi è addirittura imprescindibile. 

Pensiamo ad esempio a quelle figure del settore ristorativo che, entrando a contatto con i clienti, devono necessariamente essere in grado di comunicare con loro nel modo giusto ed apprendere quanto da loro riferito. Il cameriere/a si trova ogni giorno ad interagire con clienti stranieri, allo stesso modo l’addetto all’accoglienza in sala è preposto a prendere le prenotazioni nel modo corretto anche quando il cliente non è italiano. 

Senza considerare tra l’altro che conoscere l’inglese non aumenta solo le opportunità di lavoro, ma è anche un lasciapassare per crescere professionalmente. Chi decide di lavorare all’estero, può apprendere tecniche innovative e acquisire un bagaglio di esperienza successivamente spendibile nel proprio Paese e non solo. 

È pur vero che oggi i modi per apprendere l’inglese sono molti, ma solo un corso rivolto agli addetti al settore enogastronomico può offrire le competenze adeguate per presentarsi nel modo giusto. L’inglese nel settore ristorativo, infatti, abbraccia più ambiti e in alcuni casi non si limita a semplici frasi. 

Pensiamo, ad esempio, ai sommelier che devono avere una preparazione tecnica dei vini e quindi essere nelle condizioni di riuscire a presentarlo in modo certosino a qualsiasi cliente. Uno chef che conosce l’inglese può avvalersi di collaboratori e aiutanti stranieri che possano arricchire il suo percorso di crescita professionale e, perché no, anche umano.

Anche il barista/barman/bartender è chiamato spesso ad interagire col cliente al di là delle ordinazioni. In questo caso in particolare, non ci si limita solo a servire la bevanda al cliente, ma fa la differenza la cordialità e la capacità di interagire con quest’ultimo in modo cortese e/o amichevole in base al contesto. 

In sintesi, nel settore enogastronomico conoscere l’inglese non può essere più considerato un optional.