Sua maestà il cioccolato, tra curiosità e golosissime invenzioni!
Se dovessimo pensare ad un alimento capace di mettere d’accordo praticamente tutti in tutto il mondo, il primo a venirci in mente sarebbe sicuramente il cioccolato!
Che sia al latte, fondente, da bere, da spalmare o nelle sue mille possibili varianti, è infatti difficile immaginare qualcosa di altrettanto diffuso ed altrettanto amato.
Andiamo insieme alla scoperta di alcune curiosità che hanno reso il cioccolato ciò che conosciamo oggi!
1) Iniziamo dalla materia prima! Tutti sappiamo che l’ingrediente principale del cioccolato è il cacao, ma forse non tutti sanno che la pianta del cacao è un albero sempreverde alto tra i 5 ed i 10 metri, dalle foglie ampie ed ovali e produce piccoli fiori colorati sparsi a mazzetti. I frutti dell’albero del cacao sono leggermente oblunghi, si chiamano cabossa e sono di un colore giallo-verde che diventa marrone-rossastro man mano che il frutto giunge a maturazione. All’interno del frutto, immersi in una polpa bianca ed aspra, troviamo finalmente le fave di cacao, di cui abbiamo già analizzato le fasi di lavorazione.
2) Ma perché il risultato finale della lavorazione del cacao si chiama cioccolato?
I Maya furono i primi a coltivare la pianta del cacao tra la penisola dello Yucatàn ed il Guatemala. Veniva chiamato kakaw uhanal (in maya, cibo degli Dèi), le sue fave erano considerate talmente preziose da essere utilizzate come monete ed il suo consumo era riservato solo alle classi sociali più alte, composte da sovrani, nobili e guerrieri. I Maya preferivano bere il cacao nell’acqua calda: acqua in maya si dice haa e caldo chocol, per questo la bevanda calda di cacao veniva indicata semplicemente come chocolhaa, ed è così che il termine è passato allo spagnolo chocolate!
3) L’invenzione del cacao in polvere si deve al chimico olandese Coenraad van Houten che, nel 1828, mise a punto una speciale pressa idraulica con l’obiettivo di separare parte del grasso dei semi di cacao macinati e di ottenere una polvere finissima, molto più magra e molto più facile da sciogliere in acqua. In onore alla nazionalità del suo inventore questo processo prende il nome di dutching, e grazie ad esso è stato possibile iniziare la produzione di cioccolato su larga scala. Che dire? Dankjewel, meneer van Houten!
4) La tavoletta di cioccolato così come la conosciamo venne invece realizzata per la prima volta nel 1847 dai fratelli inglesi Francis e Joseph Fry. Utilizzando la polvere di cacao ricavata grazie al metodo van Houten, opportunamente mescolata a burro e zucchero, ottennero una massa di cacao facile da modellare.
Fu così che a Bristol, nel negozio Fry & Sons, vennero vendute le prime tavolette di cioccolato al mondo!
5) Forse il più diffuso, sicuramente il preferito dai bambini, il cioccolato al latte fece la sua comparsa nel 1875 grazie allo svizzero Daniel Peter. Peter lavorava nella produzione di cioccolato con suo suocero, e per anni i suoi tentativi di mescolare cacao e latte erano stati infruttuosi a causa della difficoltà di amalgamare al cioccolato un ingrediente liquido. Per fortuna sua e di tutti noi golosi, il suo vicino di casa rispondeva al nome di Henry Nestlè, che nel frattempo aveva inventato il latte in polvere. Dalla loro collaborazione nacque il cioccolato al latte così come lo conosciamo oggi!
Sarebbero infiniti gli aneddoti e le curiosità da raccontare su un alimento goloso e amato come il cioccolato. Alla base di tante ricette e creazioni, conoscerlo e saperlo lavorare è fondamentale per ogni pasticciere che si rispetti, per questo le tecniche di lavorazione di cacao e cioccolato non possono mancare in nessun corso di pasticceria che si rispetti!